Il sistema di produzione biologico
Frequentemente oggi quando ci si ritrova a parlare di cibo, uno degli argomenti più controversi e fonte di dibattiti è sicuramente il biologico. Ma cosa è esattamente il biologico? A livello europeo la produzione biologica viene regolamentata dal Reg (UE) 2018/848 (a partire dal 2021). Tale regolamento definisce tutte le linee guida e regole da seguire per poter ottenere un prodotto naturale, dunque introduce quello che è il concetto di sistema biologico, tramite il quale è possibile ottenere i diversi alimenti disponibili nel mercato indicati con l’apposito marchio di garanzia “biologico”.
Il logo di produzione biologica dell’Unione europea (All. V Reg. 2018/848).
Queste norme introducono la produzione biologica come “un sistema globale di gestione delle attività e di produzione alimentare basato sull’interazione tra le migliori prassi in materia di ambiente ed azione per il clima, un alto livello di biodiversità, la salvaguardia delle risorse naturali e l’applicazione di criteri rigorosi in materia di benessere degli animali […].” (Reg. 2018/848). Dunque l’innovazione risiede nell’abbinare quello che è il concetto di qualità per il consumatore, nelle sue diverse accezioni, con quello che è il concetto di rispetto dell’ambiente, delle risorse naturali e della vita degli animali, o anche detta qualità globale. Sembra molto diretto il messaggio che possiamo desumere, la qualità finale di un prodotto è direttamente dipendente da come il prodotto, e tutti gli elementi che lo compongono, vengono trattati, ossia non c’è gusto nel prodotto che non venga rispettato in una qualsiasi fase della sua produzione. I principi fondatori dell’idea di biologico si basano sull’inversione di tendenza nell’utilizzo di sostanze chimiche per la coltivazione o allevamento, sull’impedire l’abuso produttivo, favorendo quindi tecniche di coltura o allevamento estensivi, garantendo la biodiversità delle produzioni. Tramite internet e gli altri canali di informazione, il consumatore potrà facilmente abbinare il concetto di biologico con l’idea di un prodotto di alta qualità, tanto da giustificare il prezzo mediamente maggiore rispetto all’analogo ottenuto con metodo convenzionale. I dubbi e le domande in merito al biologico comunque a tutt’oggi sono ancora tanti. Può infatti accadere che il consumatore sia portato ad equivocare, e a credere che il prodotto biologico sia totalmente privo di sostanze chimiche, o, al contrario, che non venga comunque garantito nella sua qualità igienico sanitaria mediante l’utilizzo di sostanze che risultano comunque necessarie e non necessariamente negative. Basti pensare ad uno dei prodotti più frequentemente male interpretati, tanto nelle sue versioni biologiche e biodinamiche, quanto in quelle convenzionali: il vino. Tenendo presente che in questo caso si tratta di un intero sistema naturale e non soltanto di un prodotto, parlare di vino biologico e/o biodinamico significa avere a che fare con un’intera filiera ispirata a quei principi precedentemente esposti. Il messaggio che da questo breve articolo si deve trarre è che il biologico, per quello che abbiamo visto, è sicuramente adottato solo dalle aziende che perseguono una filosofia volta all’alta qualità globale, accettando tutte le sfide e gli impegni che ne conseguono. È tuttavia necessaria sempre maggiore chiarezza sulle regole da seguire, sia a vantaggio dei consumatori, sia come guida per i produttori; basti pensare alla frequente coesistenza in territori adiacenti di aziende convenzionali e di aziende biologiche. Situazioni come queste inevitabilmente sollevano dubbi in merito alla garanzia sulla qualità degli stessi prodotti, in quanto è impossibile considerare autenticamente biologico un ortaggio coltivato in un’azienda, se in quella confinante viene utilizzato il fitofarmaco proibito dal disciplinare che regola la produzione naturale. Comunque il consumo del prodotto biologico va assolutamente incentivato, al fine di preservare l’equilibrio dell’eco-sistema, e nella speranza che le istituzioni si adoperino per la definizione di linee guida sempre più precise ed efficaci.
Il presente articolo è stato scritto in collaborazione con Michele Dello Russo.