Cena di beneficenza nello Spazio Murat a Bari
La città ha trovato il cuore (ed il gusto) migliore. Mercoledì 18 Dicembre Medici con l’Africa Cuamm Bari in collaborazione con l’IPSSAR Armando Perotti di Bari e l’Associazione Assud Apulia Lab ha tenuto una cena di beneficenza natalizia dal forte impatto simbolico in una delle strutture più evocative della città: lo Spazio Murat, in Piazza del Ferrarese.
La cena ha visto susseguirsi profili d’eccellenza della realtà enogastronomica regionale, dagli chef stellati Angelo Sabatelli e Antonella Ricci, i quali hanno deliziato i commensali con: pasta mischiata, borlotti, rape e cozze (il primo) e con un dessert che decostruiva il tipico dolce di Ceglie Messapica (la città natale della seconda). Anche gli altri “interpreti” vantavano curriculum di tutto rispetto: dai talentuosi Giuseppe Boccassini e Michelangelo Sparapano (al momento, tra i nomi più interessanti del tranese) fino al figliol prodigo di Bari, Antonio Scalera, a cui è spettato l’onore del main course: un filetto di cefalo con scalogno affumicato.
Degni di nota anche i marchi a km0 che hanno prestato le loro materie prime alla causa: dai vini di Giovanni Aiello Enologo per Amore a quelli di Pierfabio Mastronardi Vignaiolo, sino a quelli dell’Azienda Agricola Fabiana. Bellissime bottigliette d’olio firmate Frantoio d’Orazio hanno impreziosito ciascun tavolo. Per le acque ci si è affidati al marchio Orsini, anch’esso made in Puglia, e non poteva essere diversamente. Le bollicine provenivano da una selezione curata dall’Associazione Vinoway. Marr, Gmc first class events, Promostudio360 e Urban – Cucina a Peso, sono state altre alleate preziosissime per la riuscita della serata.
Fondamentale altresì il supporto degli studenti provenienti dall’Istituto Armando Perotti, fucina per generazioni delle migliori risorse umane del capoluogo. La dirigente, Rosangela Colucci, con vivo entusiasmo ha abbracciato l’idea del CUAMM di organizzare una cena di beneficenza in aiuto dei più bisognosi.
D’altronde la Puglia, così lunga e protesa tra i mari – come ha concluso Mario Bolivar, Presidente dell’associazione Assudd Apulia Lab – è un ponte naturale verso l’Oltre, ma soprattutto verso l’Altro.